La terapia fotodinamica (PDT)

La terapia fotodinamica (PDT) effettuata con tecnologia IPL o LED,  è oggi la terapia di elezione approvata dalla FDA americana,  per il trattamento dei tumori cutanei primitivi e secondari non-melanoma e per alcune lesioni precancerose.
Si effettua combinando l’uso dell’acido aminolevulinico (5-ALA) con una sorgente di luce intensa (IPL o LED).
L’utilizzo dell’acido 5-aminolevulinico come profarmaco fotosensibilizzante si è dimostrato tanto efficace quanto sicuro, tanto che oggi la PDT risulta essere uno dei trattamenti con maggiore profilo di sicurezza e di efficacia.
La sostanza fotosensibilizzante viene applicata in occlusione per alcune ore sulla lesione cutanea o sull’area di cute da trattare; il tempo di applicazione è in relazione al danneggiamento dell’epidermide, alla profondità ed allo spessore della lesione stessa ed alla concentrazione del preparato.
La sostanza ha la capacità di penetrare con facilità attraverso uno strato corneo alterato concentrandosi in quantità rilevanti  in molti tumori di origine epiteliale e a livello di altre lesioni dermatologiche. Tale effetto è del tutto selettivo in quanto la cute sana circostante, ricoperta da uno strato corneo normale, è impermeabile alla sostanza fotosensibilizzante applicata.

All’interno della cellula alterata  la molecola viene rapidamente metabolizzata in protoporfirina IX e la successiva attivazione della stessa mediante una sorgente luminosa dotata di lunghezza d’onda idonea, induce una fotosensibilizzazione ristretta primariamente al tessuto danneggiato, permettendo in tal modo un trattamento altamente selettivo senza causare fotosensibilità sistemica.
L’acido aminolevulinico è in grado di assorbire l’energia della luce, trasportarla alle cellule “malate” e distruggerle attraverso eventi fotofisici, fotochimici e fotobiologici che inducono l’apoptosi selettiva delle cellule tumorali o atipiche.

Il trattamento non è doloroso, non lascia esiti cicatriziali e può essere ripetuto più volte, secondo il risultato ottenuto e il giudizio del medico.
La terapia fotodinamica, in particolare se effettuata per neoformazioni precancerose o neoplastiche maligne, non esclude la terapia chirurgica convenzionale.
La terapia fotodinamica non è idonea per tutte le neoformazioni cutanee ed il medico può effettuare una biopsia per valutare la reale natura della patologia osservata.

Dopo la riparazione, per mantenere il risultato e ridurre la frequenza di recidive, vengono previste terapie topiche mediche locali che agiscono controllando lo stato infiammatorio, modulando il sistema immunitario e promuovendo l’esfoliazione delle cellule cornee superficiali.

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